Spesso ci si chiede qual è la temperatura interna che bisognerebbe tenere nella propria abitazione nella stagione fredda, in autunno e inverno, cioè in quel periodo dell’anno in cui si utilizza il riscaldamento. Facciamo quindi chiarezza e forniamo qualche consiglio.
Norme e Leggi in Italia
Innanzitutto, vediamo cosa dice la legge italiana in merito alla temperatura interna delle abitazioni private.
Il DPR 26 agosto 1993, n. 412, successivamente integrato dal DPR 551 del 1999, all’articolo 4 stabilisce i valori massimi della temperatura ambiente in questo modo:
Durante il periodo in cui è in funzione l’impianto di climatizzazione invernale, la media aritmetica delle temperature dell’aria nei diversi ambienti di ogni singola unità immobiliare non deve superare i seguenti valori con le tolleranze a fianco indicate:
a) 18 °C +2 °C di tolleranza per gli edifici rientranti nella categoria E.8 (cioè edifici adibiti ad attività industriali ed artigianali e assimilabili)
b) 20 °C +2 °C di tolleranza per gli edifici rientranti nelle categorie diverse da E.8
Quindi in una casa privata, la temperatura media interna deve essere compresa tra i 18°C e i 22°C. Questa deve essere la media complessiva delle temperature delle varie stanze. Quindi non è obbligatorio mantenere in ogni camera la stessa temperatura.
Organizzazione Mondiale Sanità
Nel novembre 2018, l’OMS (Organizzazione Mondiale per la Sanità) ha divulgato alcune linee guida in merito alla qualità ambientale della propria abitazione.
Nel report è indicato che “non esiste alcun rischio dimostrabile per la salute umana di persone sedentarie sane che vivono a una temperatura dell’aria compresa tra 18 e 24 °C”.
Secondo l’OMS, la temperatura interna di casa dovrebbe quindi essere di almeno 18°C e non superiore a 24°C.
Specifica poi che “potrebbe essere necessaria una temperatura interna minima superiore a 18 °C per alcuni tipi di persone vulnerabili, inclusi anziani, bambini e persone con malattie croniche o cardio-respiratorie”.
In generale consiglia di mantenere una temperatura media di 21°C in casa.
Consigli su quanti gradi tenere nelle varie stanze di casa
Di solito infatti in cucina si può tenere una temperatura inferiore, visto che la stanza solitamente viene riscaldata dall’utilizzo di fornelli e forno. In cucina quindi si può impostare la temperatura sui 18 °C.
Nella camera da letto, che si usa solo per dormire, si può tenere anche una temperatura un po’ inferiore, esempio 16°C, per migliorare la qualità del sonno.
Nel soggiorno, essendo una delle stanze dove si trascorre più tempo, si può tenere il termostato sui 20°C.
Ovviamente bisogna considerare anche l’umidità. Infatti la temperatura percepita dal nostro corpo è influenzata da grado di umidità. L’umidità in casa non dovrebbe mai essere più alta dell’80% e più bassa del 20%. In generale è consigliabile tenere in casa un livello di umidità del 40-50%
In ogni caso, ci vuole sempre buon senso. Ad esempio se per tante ore durante la giornata, siamo fuori casa, possiamo anche tenere una temperatura più bassa in quel periodo.
Diventa quindi importante sapere quanti gradi ci sono in ogni ambiente interno (alcuni rilevatori e misuratori di temperatura, oltre al termometro, indicano anche il grado di umidità), e poter regolare il termostato automaticamente per impostare le temperature nei vari orari della giornata. Ancora meglio se è possibile decidere le temperature di ogni stanza.
Poi tutto va sempre valutato in base ai componenti della famiglia e alle loro necessità. Se si hanno neonati e bambini piccoli, in casa si può tenere una temperatura di 20-22 gradi di giorno, e un po’ più bassa di notte (18-19 gradi), con una percentuale di umidità compresa tra 40% e 60%. Qual è la temperatura ideale da tenere in casa in inverno