Certificazione del pellet non obbligatoria in Italia
Il pellet in commercio esiste di provenienza della materia prima italiana o dai paesi dell’Est europeo e a livello nazionale italiano non esiste ancora l’obbligo di certificare la qualità del pellet.
Molti produttori italiani però applicano ai loro pellet, in modo volontario, per esaltarne la qualità, le certificazioni internazionali esistenti quali ad esempio la Pellet Gold o ENplus.
In Italia, pur mancando l’obbligo di certificare il pellet, non si può vendere pellet in confezioni anonime, cioè senza il nome del produttore e senza alcuna informazione sulla composizione ed inoltre il pellet non può essere venduti sfuso.
Il pellet certificato è sicuramente l’unico prodotto commercializzato la cui qualità è controllata costantemente attraverso ispezioni, anche non annunciate ed eseguite da verificatori qualificati e indipendenti con analisi condotte da laboratori accreditati.
Perché il pellet certificato è di qualità
Il pellet di riscaldamento certificato è di qualità perché è garantito dalla certificazione, che attesta che è stato prodotto secondo un iter di processo controllato in qualità dalle materie prime a tutte le fasi interne della produzione, della logistica fino alla distribuzione, secondo standard normativi previsti da specifiche tecniche contenute nella norma europea UNI EN 14961-2 “Biocombustibili solidi . Specifiche e classificazione del combustibile “Parte Seconda” Pellet per uso non industriale,cioè in apparecchi di bassa potenza, come nelle case, edifici pubblici e commerciali di dimensione ridotta.
Quali sono le certificazioni più in uso?
Le principali certificazioni in uso del pellet sono varie e dipendono da Paese a Paese: comunemente i tipi di certificazione sono legati alle diverse normative di certificazione vigenti a livello nazionale, come ad esempio:
- per l’Austria – ONORM M 7135.
- per la Germania – DIN 51731 e DIN plus.
- per la Gran Bretagna – The British BioGen Code of Practice for biofuel (pellets)
- per gli Stati Uniti d’America (USA) – Standard Regulations & Standards for Pellets in the US: The PFI (pellet)
- per la Svizzera – SN 166000
- per la Svezia – SS 187120
Mentre ad esempio in Ucraina e in Russia non esistono ancora standard di qualità del pellet. Mancano anche, al livello legislativo, i requisiti, relativi alla certificazione obbligatoria dei prodotti simili. I produttori in Ucraina e in Russia si orientano principalmente sullo standard tedesco DIN plus.
La normativa europea in vigore dal 1 gennaio 2010 ha fissato per i paesi europei i nuovi standard di qualità dei granuli combustibili UNI EN 14961-2 che ora sono confermati e applicati nella certificazione internazionale EN plus.
Simboli per Certificazione Europea EN plus per pellet non industriale
La certificazione ENplus nasce nel 2011 grazie ad un accordo in ambito EPC (European Pellet Council) e gode pertanto del sostegno di tutto il sistema produttivo europeo di pellet. Si tratta di un vero e proprio sistema di certificazione basato sulla norma EN 14961-2 e ha l’obiettivo di diffondere in tutta Europa pellet di legno di qualità come fonte energetica per usi non industriali.
Un vantaggio chiave della certificazione ENplus è che la qualità del pellet viene seguita lungo tutta la filiera, compresa la produzione, lo stoccaggio e il trasporto, fino al consumatore finale.
La certificazione ENplus è gestita direttamente dalle associazioni rappresentanti gli interessi del settore del pellet nel proprio paese, riunite nell’EPC creato all’interno di AEBIOM (European Biomass Association), proprietario della licenza per il marchio ENplus.
Per l’Italia l’associazione di riferimento è l’Associazione Italiana Energie Agroforestali (AIEL).
ENAMA è l’Organismo di Certificazione, convenzionato con AIEL ed esclusivo per l’Italia, preposto al rilascio della certificazione ENplus.
Inoltre, ENAMA è Organismo di Ispezione inserito nelle liste EPC e pertanto autorizzato a effettuare le verifiche ispettive presso gli impianti di produzione e di distribuzione in tutta Europa.
Etichettatura Pellet EN Plus
Ecco cosa dice l’etichettatura EN plus:
Ogni partita di pellet certificata venduta deve essere etichettata con le seguenti specifiche:
- “Pellet di legno”, con la classe di qualità corrispondente (ENplus-A1, ENplus-A2, EN-B)
- Marchio di certificazione (per materiale imballato)
- Numero d’identificazione del certificato (per pellet in sacchi, il numero del produttore o, a scelta, il numero generale del rivenditore, deve essere indicato)
– Peso (in kg o tonnellate)
- Diametro (6 mm o 8 mm)
- Nota: Conservare in un luogo asciutto Certificazione del pellet per riscaldamento
– Nota: Utilizzare soltanto in impianti di combustione approvati e
appropriati
– Per il pellet sfuso deve essere documentato il numero della
targa del veicolo di consegna in possesso di certificazione.
Come leggere la certificazione del pellet sul sacco