La Regione Lombardia, con la Deliberazione Regionale n. X/1118 del 20/12/2013, ha introdotto delle nuove normative in merito all’esercizio, il controllo, la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici, comprese quindi le caldaie.
Tra le novità c’è la targatura delle caldaie, che ha lo scopo di identificare in modo univoco, tramite un apposito codice, ogni impianto termico.
Oltre alla Lombardia anche altre regioni stanno approvando degli specifici decreti dirigenziali per uniformarsi alle nuove normative.
In pratica, a partire dal 15 ottobre 2014, ogni volta che viene installata una nuova caldaia, o effettuata una manutenzione su una caldaia già installata, gli operatori devono consegnare all’utente finale la nuova targa da apporre alla caldaia. La targa è quindi obbligatoria dal 15/10/2014 e deve essere consegnata gratuitamente agli utenti dalle autorità competenti.
La targatura avviene una sola volta, al momento dell’installazione o della prima manutenzione.
La targa contiene un codice univo che permette di identificare quello specifico impianto termico per tutto il suo ciclo di vita.
La targa è in pratica un adesivo che contiene il codice che identifica la singola caldaia, e da un QR code (codice bidimensionale).
Le targhe vanno attaccate direttamente sulla caldaia. In caso di più generatori di calore, la targhetta va apposta a quello principale.
Ecco un esempio di etichetta delle targhe:
Ad ogni utente vengono consegnate tre etichette: una va attaccata alla caldaia, e le altre due vanno conservate in caso di usura della prima, per sostituirla.
Insieme alle tre etichette vengono consegnate due matrici: la prima va incollata sul nuovo libretto di impianto, mentre la seconda sul Rapporto di controllo che conserva il manutentore o l’installatore della caldaia.
In questo modo viene effettuato un vero e proprio censimento degli impianti termici, in modo da renderli riconoscibili e tracciabili, permettendo di individuare eventuali irregolarità.
È stato infatti attivato il nuovo CURIT, Catasto Unico Regionale Impianti Termici. Il comune, così come ogni utente, può infatti controllare lo stato della propria caldaia e la regolarità dei controlli effettuati sull’impianto.